David Lazzaretti, arcidossino, aveva partecipato alla seconda guerra d’indipendenza.
Durante un viaggio che lo portava da Arcidosso in Maremma, ebbe la sua prima visione mistica accompagnata da febbri. Ne seguirono altre, che determinarono su di lui una profonda trasformazione.
Questo bestemmiatore, frequentatore di osterie, si stava trasformando nel “Santo della montagna” e scelse di vivere una vita eremita sul Monte labro. La Chiesa di Roma vide nel movimento che David stava sucitando un possibile alleato contro il nuovo Stato unitario.
Il monte labro divenne il punto di riferimento del movimento lazzarettista; sulla torre venne costruita una torre “simbolo della nuova alleanza”, una chiesa ed un eremo, i cui resti sono ancora visitabili. David fondò l’Istituto degli Eremiti Penitenzieri e, nel 1871, la Santa Lega o Fratellanza Cristiana, una società di mutuo soccorso con scopi umanistici con lo scopo di assistenza per ammalati, orfani, vedove e viandanti. Un anno dopo diede vita all’esperimento più audace: la Società delle Famiglie Cristiane. Vi aderirono 5000 persone, che misero in comune beni, lavoro, esperienze e preghiere. David viveva con loro predicando e consigliando loro.
Per la prima volta in Italia, le donne della setta potevano votare negli organismi elettivi e vennero anche organizzate scuole rurali per i figli dei seguaci.
(La torre del David)
Nel 1878 giunse la scomunica del Santo Uffizio. Il 18 Agosto, vi fu la Processione che scendeva dal Monte Labro verso Arcidosso. All’ingresso del paese i Carabinieri intimarono alla processione di fermarsi. David proseguì e cadde ferito a morte sotto gli spari dei Carabinieri. Spirò la sera stessa in una casa delle Bagnore. Santa Fiora fù il solo paese ad accettare le spoglie nel Cimitero.
Per maggiori informazioni comune di Arcidosso Centro Studi Davide Lazzaretti 0564 966438.