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Roccalbegna sul Monte Amiata
Seggiano ed il Castello di Potentino
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Seggiano

 (Vista di Seggiano)

 

Adagiato sul fianco occidentale del Monte Amiata, è tra i più antichi paesi dell'area e, con i suoi 491 metri slm consente di godere di uno stupendo panorama, dal quale emerge la cupola rossa del Santuario della madonna della Carità.

Distante 63 Km da Grosseto, 60 da Siena e 20 dalla Vetta, il comune annovera un'unica frazione:Pescina e gode di un territorio di c.a. 50 Kmq di superficie per lo più caratterizzata dalla presenza di olivi che, con il loro olio, rappresentano una delle maggiori fonti di guadagno del paese. Attestato per la prima volta nel 903, con il nome "Casale Senganu", inizialmente Seggiano era solo un insediamento appartenente all'Abbazia di San Salvatore; agli inizi del Duecento si era formata tuttavia una comunità autonoma sulla quale, verso la metà del secolo, vantava diritti anche l'abbazia di Sant'Antimo: alle giurisdizioni abbaziali si sovrappose presto il dominio senese con l'istituzione nel 1265 di ufficiali di nomina cittadina, l'acquisizione del Cassero e il rafforzamento delle strutture difensive. La sua importanza decrebbe con la conquista senese di Arcidosso (1331), ma alcune famiglie senesi come i Salimbeni e gli Ugurgeri continuarono a mantenere la loro influenza su queste zone. 
Qui, nel 1783, Pietro Leopoldo di Lorena ammirò "bellissime coltivazioni di viti e oliveti superbissimi" dodici anni dopo Giorgio Santi annotò che "la collina è guarnita di belli oliveti che nutrono olivi di vecchiezza e grandezza straordinaria". Ed è tra gli olivi ( della tipica varietà dell'olivastra seggianese) che appare, quando ci si avvicina a Seggiano, il Santuario della Madonna della Carità, uno tra i monumenti religiosi più inconsueti e interessanti dell'Amiata. Si tratta dell'unico complesso del Senese di architettura tardocinquecentesca legato al gusto del manierismo mitteleuropeo. Fu costruito dopo una carestia di conseguenze devastanti, era stato già iniziato nel 1588, il completamento risale probabilmente al 1603. L'esterno, con una complessa e ricchissima facciata e una cupola in mattoni a quattro spicchi è particolarmente suggestivo.

 

Da visitare:

 

Le due PORTE d'accesso e l'antica cerchia muraria (sebbene non facilmente rintracciabile)

La Chiesa di San Bernardino. Di origine romanica, si trova nella parte più alta del paese e contiene le  reliquie del santo

La Cappella di San Rocco, piccolo oratorio eretto dalla popolazione come ex-voto, terminata la peste del 1468.

Il Castello del Potentino, la cui Pieve era in cura d'anime ancora nel XVI° sec. Oggi acquistato da una famigila inglese è in fase di ristrutturazione.