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Gite sul Monte Amiata
Amiata è salute
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Amiata salute

 

Dall’Amiata sgorgano le sorgenti (le due maggiori sono quella di Santa Fiora e di Vivo d’Orcia) che dissetano le province di Siena, Grosseto e Viterbo.

Da Santa Fiora scaturiscono 57 milioni di litri d’acqua al giorno. Si possono visitare le sorgenti percorrendo una galleria che entra nella montagna per circa un chilometro.

Altre sorgenti termali, sgorgano dal profondo del vulcano e alimentano diversi stabilimenti termali. In primo luogo le Terme dei “Bagni San Filippo", caratterizzate da una cascata di calcare bianco ("Fosso Bianco") unica nel suo genere, le antiche terme di "Bagno Vignoni" e sul versante opposto, le famosissime e rinomate Terme di Saturniaverso la Maremma Toscana le Terme di Petriolo lungo la strada per Siena ed infine le Terme di San Casciano immerse nella Val D’Orcia

Altro elemento caratterizzante dell’Amiata sono i suoi boschi che,grazie all’importante lavoro svolto dal Consorzio Forestale dell’Amiata, sono stati i primi in Italia a ricevere la Certificazione di Gestione Forestale Sostenibile secondo gli schemi PEFC. Questo riconoscimento non solo premia la corretta gestione dei boschi amiatini, all’insegna della sostenibilità ambientale, storica ed economica, ma promuove l’intero territorio, contribuendo a valorizzare la qualità  e la tipicità dei prodotti locali e a creare una stretta correlazione tra prodotto e ambiente.

Il Monte Amiata è il luogo delle erbe officinali che qui crescono rigogliose come da nessun’altra parte. Un grande maestro nel loro utilizzo è Aurelio visconti che nel suo laboratorio di Abbadia San Salvatore prepara prodotti liquorosi ottenuti per macerazione od infusione. Per la cucina la sapienza dell’uso delle erbe officinali è di Antonella che nel suo Ristoro del Parco Faunistico propone piatti molto particolari.